Benvenuti

AMIAMO NOI STESSI I NOSTRI CARI E GLI ANIMALI , non possiamo accettare che per salvare uno solo di noi si debba fare attraverso la morte degli altri , non soffriamo del morboso egoismo MEGLIO LORO CHE IO !

Tutte le evidenze e le nostre attuali conoscenze scientifiche dimostrano che la vivisezione è inutile e fuorviante per la ricerca umana, così come documentato da importanti ricercatori, medici, scienziati, e veterinari, e come testimoniano purtroppo i gravi danni e le catastrofi farmaceutiche che si sono verificate per aver estrapolato all'uomo i dati osservati su di una specie animale diversa.

La realtà è che la sperimentazione animale offre alle case farmaceutiche la possibilità di difendersi in caso di danni alla salute causati dai loro prodotti, poiché possono sostenere di aver eseguito i dovuti esperimenti sugli animali.

Si considerino tutti i farmaci che avrebbero potuto verificarsi utili per la cura umana mentre invece non sono arrivati alla sperimentazione clinica (su campioni umani) perché sono stati scartati precedentemente dato che sugli animali risultavano nocivi.
Tutto questo è INACCETTABILE.

Le informazioni contenute in questo blog sono per scopi educativi e di intrattenimento. Non vi è alcuna intenzione, espressa o implicita, a promuovere attività illegali. Non ci assumiamo alcuna responsabilità per le azioni potenziali di terze parti. Tutti i dati qui raccolti sono stati raccolti da, ed sono disponibili attraverso, indipendenti fonti pubbliche.

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martedì 4 settembre 2012

Il contatto precoce con animali può evitare allergie ai bambini


I bambini che crescono in case con i gatti durante il loro primo anno di vita hanno circa la metà del rischio relativo di sviluppare allergie a questi animali in età adulta.

Si è anche scoperto che i ragazzi e le ragazze nati mediante parto cesareo hanno mostrato una significativa riduzione del rischio di patologie allergiche di sensibilizzazione al cane se avevano avuto un cane durante il primo anno di vita ( RR=0.33 ). 

È stata inoltre rilevata nei primogeniti una tendenza verso la diminuzione del rischio di allergia al cane non statisticamente significativa.

Questa ricerca ha fornito ulteriore evidenza che le esperienze nel primo anno di vita sono associate allo stato di salute nel corso degli anni, e che l'esposizione precoce ad animali domestici non mette la maggior parte dei bambini a rischio di venire sensibilizzati a questi animali nel corso della vita.

Lo studio ha riguardato 566 partecipanti arruolati nella coorte del Detroit Childhood Allergy Study dal 1987 al 1989. 
I partecipanti hanno fornito campioni di sangue e le informazioni sulle proprie esperienze con animali domestici.
Il periodo osservazionale è stato di 18 anni.

Attraverso le interviste, i ricercatori hanno determinato l'esposizione a cani e gatti domestici durante il primo anno di vita del partecipante, per fasce di età e per durata cumulativa, così come la storia familiare di allergia, la modalità del parto e dati demografici.



Gli esami del sangue hanno determinato se un partecipante era stato sensibilizzato all'esposizione al cane o al gatto come definito da una immunoglobulina E specifica per gli animali ( IgE ) maggiore o uguale a 0.35 kU/l.

L'esposizione a un animale era definita come vivere con un animale per almeno 2 settimane.

L’esposizione cumulativa non è stata associata al rischio di sviluppare allergia al cane o al gatto in qualsiasi gruppo. ( Xagena2011 )

Fonte: Clinical and Experimental Allergy, 2011

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